
Come noto, Equitalia è chiamata a riscuotere i crediti per conto dell’Erario e di altri enti come l’Inps ed i Comuni.
Ogni tre anni l’Agente per la riscossione dovrebbe inviare all’ente creditore un report con l’indicazione delle partite che non è riuscito a riscuotere per vari motivi: quelle cioè inesigibili come nel caso di debitore privo di beni da pignorare ecc.
Tale controllo triennale, tuttavia, non è mai partito effettivamente.
Così, a seguito delle continue proroghe, sono state rinviate talmente tante verifiche di cartelle inesigibili da aver accumulato, in tutti questi anni, una ciclopica mole di arretrato da smaltire. Si parla di centinaia di milioni di cartelle esattoriali per svariati miliardi di euro di valore, in attesa di essere definitivamente “discaricate” e portate a perdita.
Questa situazione giustifica l’emendamento alla legge di Stabilità che, per dare maggiore respiro a tale attività in nome dell’economicità dell’azione amministrativa, prevede che detti controlli si limitino solo ai crediti superiori a 300,00 euro.
Per gli altri, quindi, si avrà una sorta di sanatoria di fatto.
Equitalia in sostanza cancella il debito a chi ha ricevuto vecchie cartelle non superiori a 300 euro di importo: non verrà considerata la sommatoria delle cartelle ricevute, ma il singolo importo. Per esempio chi ha ricevuto 10 cartelle da 299 euro l’una, rientrerà nella nuova implicita sanatoria.
In sostanza il Parlamento ha deciso di gestire prima i controlli sulle cartelle più recenti con qualche possibilità di recupero, per rinviare al futuro quelle vecchie: entro il 2017 Equitalia dovrebbe trasmettere a Erario, Inps ed enti territoriali i ruoli nati nel 2014, e poi si andrebbe a ritroso, verificando gli anni precedenti.
Resta il dubbio sulla reazione di tutti i cittadini che magari con grande sforzo e correttezza hanno pagato!