apr 3

Il prestito vitalizio ipotecario come alternativa alla vendita della nuda proprietà

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Il prestito vitalizio ipotecario come alternativa alla vendita della nuda proprietà

E’ stata  approvata la nuova  normativa che prevede il prestito vitalizio ipotecario  che diviene  una sorta di finanziamento a cui potranno accedere tutti i cittadini : da oggi, chi vuole continuare a vivere nella propria casa, e contemporaneamente  acquisire una liquidità necessaria per spese urgenti , non avrà più bisogno di vendere la nuda proprietà  con riserva dell’usufrutto sull’immobile.

Il proprietario di casa,  deve essere in possesso di due requisiti, vale a dire  avere  più di 60 anni di età e  con un’immobile di proprietà. In questo caso, si potrà rivolgere a una banca o a una finanziaria che  gli concederà un prestito immeditato pari a una percentuale del valore dell’immobile dietro rilascio di garanzia: l’ipoteca sull’immobile stesso.

In pratica, la banca converte l’abitazione in denaro, ma a un prezzo ridotto, concedendo subito una somma liquida al titolare del bene e consentendogli, così, di far fronte ad esigenze di consumo.

Il proprietario, a differenza del caso della vendita della nuda proprietà, continua a rimanere l’unico e completo proprietario della casa, anche se solo fino alla sua morte.

La misura è stata pensata soprattutto per le esigenze di quegli anziani che, pur avendo intestato uno o più immobili  di proprietà,  hanno tuttavia un basso reddito da pensione e difficoltà di accesso al credito.

Rispetto alla nuda proprietà il vantaggio è che la casa resta di proprietà e viene poi eventualmente venduta a prezzi di mercato. Alla morte del proprietario gli eredi possono scegliere se:  rimborsare il prestito alla banca in una unica tranche, estinguere l’ipoteca e tenersi l’immobile;  oppure  alienarlo o farlo vendere dalla banca, sempre a prezzo di mercato, estinguendo con il ricavato il debito.

Le parti del contratto possono pattuire le modalità di rimborso graduale di interessi e spese, senza che sia applicata la capitalizzazione annuale degli interessi.

Si attende ora un regolamento del ministero dello Sviluppo economico per fissare i dettagli per l’offerta dei prestiti.