
Il nuovo sistema di rilascio con modalità elettroniche dei cosiddetti ticket restaurant, consente la tracciabilità, e quindi impedisce l’uso contrario alla normativa.
La legge di Stabilità per il 2015 stabilisce che i buoni pasto non concorrono a formare reddito e, quindi, non sono soggetti ad imposizione fiscale e previdenziale, nella misura massima di 7 euro al giorno.
Resta confermato che i buoni possono essere riconosciuti solo per le giornate lavorative e a condizione che il lavoratore disponga della pausa pranzo: il dipendente che non faccia la paura o sia in malattia o in ferie non può usufruire dei buoni pasto e lo stesso dicasi nel caso in cui il dipendente fruisca del servizio mensa interno all’azienda.
Per evitare l’utilizzo distorto dei buoni pasto, è stato così superato il tradizionale sistema cartaceo: questo sistema, grazie alla tracciabilità dell’impiego, impedirà al lavoratore di spendere più di un buono pasto per singolo giorno, e comunque non oltre la misura di 7 euro nell’arco delle 24 ore. Inoltre, l’uso dei ticket potrà avvenire solo durante la giornata lavorativa, anche la domenica o giornata festiva e non, per esempio, durante le ferie o gli altri giorni in cui non si è recato al lavoro.
Quindi non si potrà più accumulare i buoni pasto messi da parte durante la settimana per fare la spesa al supermercato.