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Dissuasori di parcheggio e di sosta sull’area di proprietà del marciapiedi

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Dissuasori di parcheggio e di sosta sull’area di proprietà del marciapiedi

Per evitare il parcheggio di auto e motorini sull’area di proprietà, si provvede in genere, con la posa in opera di paletti in ferro ancorati al suolo tramite calcestruzzo e bulloni: questo lavoro, anche se i paletti sono distanziati l’uno dall’altro per consentire un facile accesso pedonale,  è soggetta a Scia in quanto si tratta di accessori all’edificio e non di opere edili rientranti tra le attività libere.

Secondo i giudici del Consiglio di Stato,  in una recente sentenza,  le opere in muratura che rendono la recinzione non facilmente rimovibile, in quanto incidono in modo permanente sull’assetto edilizio del territorio, esigono il previo rilascio del permesso di costruire.

Le opere che  rientrano tra quelle realizzabili con il regime semplificato della denuncia di attività, la cui mancanza non è sanzionabile con la rimozione o la demolizione, sono quelle senza alcuna opera muraria significativa come nell’ipotesi di paletti utilizzati allo scopo di dissuasori di parcheggio, uniti al suolo mediante un basamento di calcestruzzo sottile, avvitati con bulloni e risultanti distanziati tra loro in modo tale da consentire un facile accesso pedonale ai negozi prospicienti la proprietà.  Quindi se si tratta di un’opera finalizzata a delimitare la proprietà, rimovibile in maniera agevole e, come tale, inidonea a incidere sull’assetto edilizio del territorio i lavori risultano assoggettati a semplice SCIA.