
L’inserimento del Canone Rai nella Bolletta della luce sta dando luogo a numerose discussioni ed ipotesi, per chiarire le quali si dovrà attendere, la stesura definitiva della Legge di Stabilità 2016, il decreto attuativo o una successiva circolare ministeriale.
Le questioni sono numerose e riguardano le situazioni complicate che inevitabilmente si verranno a creare; come pagare, come non pagare, cosa succede se l’intestatario del canone e l’intestatario della bolletta sono due soggetti diversi, se chi ha due case pagherà doppio, se basti una autocertificazione per dichiarare che non si possiedono apparecchi tv, e così via.
Inoltre emerge la volontà del Governo che è orientato a non concedere alcun condono tombale per chi non ha pagato il canone Rai negli anni passati.
Questo comporta che chi inizia a versare il canone da quest’anno, con la bolletta, è esposto al rischio di pagamento di sanzioni ed arretrati relativi agli abbonamenti degli anni passati, a meno che non abbia effettuato opposizione inviando comunicazioni relative all’esistenza di un intestatario diverso, o al mancato possesso di apparecchi tv.
Il pagamento del canone in abbinamento con la bolletta, potrebbe rappresentare una sorta di autodenuncia per il contribuente che non ha mai pagato prima.
Nel momento in cui diviene operativo il canone in bolletta ed il contribuente inizia a pagare senza sollevare eccezioni (non ha la tv, ha suggellato il televisore, il canone è a nome di un altro familiare, ecc. il fisco può presumere che il contribuente abbia sempre avuto la tv e, quindi, l’obbligo del pagamento del canone Rai, anche negli anni precedenti, e procederà ad un accertamento nei suoi confronti.
Il pagamento potrà essere richiesto per quelle annualità non oltre 10 anni prima: è questa la prescrizione per il canone Rai confermata dalla Cassazione. Insomma, a partire dall’anno che viene potranno essere richiesti solo i canoni a partire dal 2006 per un totale di 10 annualità a cui vanno aggiunte anche le sanzioni pari a 5 volte il canone stesso.
Quindi il contribuente in questione avrà due strade: o dimostrare, con fattura, ricevuta o scontrino alla mano, di possedere la tv soltanto dal 2016, oppure pagare arretrati, sanzioni e interessi. Ma, dimostrare di possedere un apparecchio televisivo soltanto dal 2016 potrebbe non bastare, poiché lo stesso contribuente potrebbe benissimo essere stato in possesso di altri apparecchi precedentemente acquistati.
Il cittadino può dimostrare con certezza di essere stato esonerato dal Canone Rai negli anni passati solo qualora abbia eseguito la procedura di suggello del televisore, oppure qualora abbia inviato una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà relativa al mancato possesso di apparecchi atti a ricevere il segnale televisivo.