
Il Decreto Appropriatezza, prevede 203 prestazioni mediche che devono essere pagate di tasca dal cittadino, poiché la fruizione del ticket è stata limitata a condizioni piuttosto restrittive.
Il decreto modifica integralmente le prestazioni sanitarie, che diventano ora in gran parte a carico del cittadino.
Tra le prestazioni fuori tutela non vi sono soltanto esami inconsueti ma soprattutto analisi che si effettuano abbastanza spesso per prevenire importanti patologie, come colesterolo e trigliceridi: queste analisi possono essere ora prescritte in casi ben precisi, dietro valutazione di opportunità del medico.
Il medico che farà delle prescrizioni non strettamente necessarie potrà subire sanzioni salate.
Viene contraddetto il concetto secondo cui la prevenzione sia fondamentale per evitare seri problemi, ed anche maggiori esborsi per la sanità pubblica: se le analisi utili a prevenire una determinata patologia hanno un costo, quello delle cure per la patologia è più elevato delle spese legate alla prevenzione.
Per molti cittadini, non poter fruire del ticket significherà un possibile conflitto con il medico di base e conseguentemente trascurare la prevenzione: infatti esistono delle analisi che costano migliaia di euro.
Bisogna documentarsi sull’elenco completo delle prestazioni non più tutelate.
Prestazioni odontoiatriche
Le prestazioni possono essere prescritte solo in particolari casi di vulnerabilità sanitaria ed economica del paziente (esclusi alcuni interventi per i bambini sino a 14 anni).
I parametri di vulnerabilità economica sono stabiliti dalle Regioni, e quindi bisogna supporre che si tratti di requisiti molto restrittivi, a causa dell’esiguità di risorse disponibili.
Le prestazioni odontoiatriche fuori tutela sono:
– estrazione di dente deciduo incluso;
-estrazione di dente permanente;
-estrazione di altro dente nas. incluso;
-altra estrazione chirurgica di dente;
– odontectomia nas;
– rimozione di dente incluso;
– allacciamento di dente incluso