Il leasing immobiliare, che era previsto solo per le imprese, è ora consentito anche per i privati e per gli immobili ad uso abitativo: dunque si può acquistare la casa in leasing.
La locazione finanziaria di un immobile è, quindi, molto simile a quella prevista per le auto o per i macchinari.
L’istituto bancario procede a sottoscrivere l’obbligazione ad acquistare il bene e il privato si impegna a pagare un canone che viene determinato tenendo conto del prezzo di acquisto e della durata del contratto: il costo dunque varia.
Al termine del contratto il soggetto utilizzatore potrà decidere se riscattare l’immobile attraverso il pagamento di una maxi-rata finale che si calcola scontando dalla cifra complessiva l’ammontare di quanto pagato attraverso i canoni. Si può anche decidere di rinunciare al bene.
Il leasing immobiliare offre alcuni vantaggi: non trattandosi di un mutuo non ci sono né iscrizioni né ipoteche, ne costi notarili per il possibile acquirente futuro. Inoltre i tassi di finanziamento , a differenza di quanto accade con un mutuo, possono corrispondere anche all’intero ammontare del valore dell’immobile.
Il leasing finanziario ha anche vantaggi fiscali come la detrazione IRPEF per i soggetti al di sotto dei 35 anni, con un reddito al di sotto dei 55 mila euro, i canoni sono deducibili nella misura del 19% fino a 8 mila euro annuo e fino a 20 mila euro per il riscatto finale.
E’ prevista l’IVA agevolata al 4% se la società di leasing ( banca o intermediario finanziario) acquistano l’abitazione direttamente dal costruttore.
Sono infine previste agevolazioni anche sull’imposta di registro sui contratti di locazione finanziaria stipulati.
Ma bisogna considerare anche alcuni svantaggi: rispetto al mutuo il leasing immobiliare ha una durata più breve (tra 12-15 anni) e quindi comporta pagamenti mensili più alti