Il cambiamento della struttura del fisco sembra alle porte: Equitalia dovrebbe scomparire e, al suo posto, ci dovrebbe essere una nuova realtà titolata a gestire l’invio ai contribuenti, delle cartelle di pagamento ed a procedere con i pignoramenti.
Tra le ipotesi elaborate dei tecnici incaricati dal Governo c’è la soluzione che sembra preferita anche dalle parti sociali: si tratta della fusione tra Agenzia delle Entrate ed Equitalia in un unico organismo, che avrebbe un organico di ben 8.500 dipendenti, con tutti i problemi connessi in termini di legittimità dell’assunzione.
Equitalia, come noto, è una società privata, mentre l’accesso ai posti pubblici come quelli dell’Agenzia delle Entrate, è consentito dalla Costituzione solo mediante concorso.
Di fronte a questa perplessità del passaggio, senza concorso, di dipendenti privati nella pubblica amministrazione sono state elaborate altre ipotesi come la costituzione di un’autorità indipendente, di una società pubblica con una autonomia economica maggiore, oppure di una realtà controllata direttamente dal ministero dell’economia.
Si attende una legge che disciplini la situazione senza creare profili di violazione del dettato costituzionale.