nov 29

Pagare con ritardo la Tassa sui Rifiuti comporta, come conseguenza, delle sanzioni – La legge prevede che si possa ricorrere al ravvedimento operoso

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Pagare con ritardo la Tassa sui Rifiuti comporta, come conseguenza, delle sanzioni – La legge prevede che si possa ricorrere al ravvedimento operoso

In caso di mancato pagamento della Tari   bisogna pagare una sanzione ma  con il ricorso al  ravvedimento operoso, la sanzione viene   dimezzata rispetto al passato per i versamenti effettuati entro 90 giorni dopo la scadenza.

Oltre a quanto deciso da ogni Comune, la legge,  ai fini del ravvedimento operoso per sanare la Tari non pagata, sancisce che: “Chi non esegue, in tutto o in parte, alle prescritte scadenze, i versamenti in acconto, i versamenti periodici, il versamento di conguaglio o a saldo dell’imposta risultante dalla dichiarazione, detratto in questi casi l’ammontare dei versamenti periodici e in acconto, ancorché non effettuati, è soggetto a sanzione amministrativa pari al 30% di ogni importo non versato, anche quando, in seguito alla correzione di errori materiali o di calcolo rilevati in sede di controllo della dichiarazione annuale, risulti una maggiore imposta o una minore eccedenza detraibile”

E ancora: “Per i versamenti effettuati con un ritardo non superiore a 90 giorni, la sanzione di cui al primo periodo è ridotta alla metà. Per i versamenti effettuati con un ritardo non superiore a 15 giorni, la sanzione  è ulteriormente ridotta ad un importo pari a un quindicesimo per ciascun giorno di ritardo.”

Infine,  il decreto ricorda che “fuori dei casi di tributi iscritti a ruolo, la sanzione prevista si applica in ogni ipotesi di mancato pagamento di un tributo o di una sua frazione nel termine previsto”.

Dopo il termine previsto dal ravvedimento operoso, non è più possibile utilizzare questa possibilità e viene applicata la sanzione del 30% dell’imposta.

In questo  caso per regolarizzare la propria situazione è necessario rivolgersi all’Ufficio Tributi del proprio Comune.