dic 19

Come difendersi dai ricatti “hard” sui social network

Tags:
Come difendersi dai ricatti “hard” sui social network

È sempre più frequente  ricevere una richiesta di amicizia da parte di una persona che non si conosce:  non bisogna  accettarla perché può trattarsi di un profilo falso e dunque, rivelarsi  una trappola.

Qualora si accetti la richiesta, occorre fare attenzione al comportamento del soggetto nella chat privata. Se si esprime in un italiano non perfetto, chiede informazioni sui nostri contatti o di  effettuare una videochiamata, oppure ricevere un filmato hard che ci ritragga, è opportuno bloccare e cancellare  l’utente.

In caso di videochiamata, fare attenzione se ci si imbatte in una webcam dalla visuale perfetta perché  molto probabilmente può trattarsi di  un video registrato.

Nella malaugurata ipotesi in cui il ricattatore sia riuscito ad incastrarci e sia quindi in possesso del video o della conversazione, non bisogna assolutamente pagare né assecondare altre richieste.

Se il filmato è stato caricato su You tube, segnalarlo immediatamente come video dal contenuto di nudità: dovrebbe essere rimosso dal sistema in breve tempo.

Se si  riceve la richiesta di pagamento, bisogna annotare tutti i dati del ricattatore, cancellarlo e bloccarlo senza rimanere  in contatto con lui nella speranza di farlo desistere.

Si deve segnalare il ricatto a facebook, nella sezione “centro assistenza” ma soprattutto denunciare subito l’accaduto alla Polizia postale, che riceve  centinaia di  segnalazioni di estorsione tramite facebook  per questi odiosi ricatti a sfondo sessuale.