Chi cade per strada e si fa male può chiedere il risarcimento del danno fisico al proprietario della strada, ma occorrono due condizioni.
Infatti, la caduta non deve essere dovuta a imprudenza nel camminare, ma a un’insidia nascosta sulla strada come, ad esempio, una buca, un gradino sconnesso, una mattonella divelta.
Occorre, anche, la prova che la caduta sia stata determinata solo ed esclusivamente dall’insidia e non da altri fattori come una spinta di un’altra persona proveniente da dietro, un laccio di scarpe slacciato .
Dunque il risarcimento viene accordato solo se, sulla strada, è presente la cosiddetta insidia o trabocchetto, ossia un ostacolo poco visibile.
L’infortunato deve prestare attenzione quando cammina e quindi il pedone non dovrebbe camminare distratto o mandando messaggi sul cellulare.
Tuttavia la prova dell’assenza di prudenza del pedone spetta, però, al proprietario della strada, per poter dimostrare di non avere responsabilità .
Per ottenere un indennizzo è necessaria la prova della presenza dell’insidia sulla strada, e quindi la fotografia della buca, e possibilmente la presenza di testimoni per dare contezza del rapporto di causalità tra la causa e l’effetto, cioè tra la buca e la caduta.
Diversamente il risarcimento del danno può non essere riconosciuto.