Il colpo di sonno non è una causa di forza maggiore o una giustificazione
Il colpo di sonno non è considerata una giustificazione in quanto si mette a repentaglio la vita degli altri. Scatta quindi la multa, la sospensione della patente o addirittura il carcere nei confronti di chi ha il colpo di sonno al volante.
A confermarlo è una recente sentenza della Cassazione che ricorda quali sono le sanzioni per il colpo di sonno alla guida.
Per stabilire che si è trattato di un colpo di sonno si valutano vari elementi, di solito definiti dalla consulenza tecnica: ad esempio la mancanza di tracce di frenata sulla strada, la velocità moderata proprio per dimostrare che il conducente in quel momento non era vigile e presente a se stesso.
Dunque se si decide di fare un viaggio o anche un piccolo spostamento in città bisogna avere il pieno controllo delle proprie capacità fisiche e mentali. Come non bisogna mettersi alla guida dopo aver bevuto o assunto sostanze stupefacenti, non bisogna farlo neanche se si è dormito poco la notte o se si stanno assumendo farmaci che producono sonnolenza.
Il colpo di sonno non è una causa di forza maggiore, ossia una giustificazione per andare esenti da responsabilità. Il conducente deve assicurarsi, quando si mette alla guida di un veicolo, di avere le condizioni psico-fisiche necessarie per mantenere il controllo del medesimo in ogni circostanza, oltre che assicurarsi che il veicolo abbia le condizioni tecniche.
Solo un malore improvviso come ad esempio un infarto o altra imprevedibile causa di salute, potrebbe giustificarlo, mentre non è questo il caso del 90% dei colpi di sonno che, di solito, sono fisiologici e non patologici.
Quando si avverte stanchezza o si hanno “colpi di sonno” occorre fermarsi subito a lato della strada in un’area di sosta e dormire per recuperare la condizione se si è soli e nessun’altro possa guidare l’auto .
Non ci sono giustificazioni per chi ha un colpo di sonno alla guida ma anzi gravi sanzioni: il codice della strada prevede infatti che «il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l’arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile».
In questo caso si rischia una multa da 41 a 168 euro.
Ma se si provoca un incidente i guai sono maggiori e le sanzioni seguiranno il tipo di danno prodotto: se si investe una persona si risponderà del reato di lesioni colpose; se c’è una vittima ricorre l’omicidio stradale.
Proprio a tal riguardo, la Cassazione ha detto che «in tema di omicidio colposo determinato dalla perdita di controllo di un autoveicolo, nel caso in cui venga prospetta dalla difesa la tesi del malore improvviso» quale giustificazione che ha inciso sulla capacità intellettiva e volitiva del soggetto, «il giudice di merito può disattenderla quando manchino elementi concreti capaci di renderla plausibile e siano presenti elementi idonei a far ritenere che la perdita di controllo del veicolo sia stata determinata invece da un altro fattore non imprevedibile, che avrebbe dovuto indurre il conducente a desistere dalla guida».