set 17

Novità per l’Agenzia delle Entrate: oggetto di accertamento non sarà più chi preleva tanti contanti dalla banca, ma chi non ne preleva per niente

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Novità per l’Agenzia delle Entrate: oggetto di accertamento non sarà più chi preleva tanti contanti dalla banca, ma chi non ne preleva per niente

Dopo aver ottenuto il via libera dal Garante della privacy, sta per entrare a regime la Super Anagrafe dei conti correnti: l’Agenzia delle Entrate confermata l’avvio delle procedure di controllo sui prelievi dal conto corrente per le persone fisiche.

C’è una novità in questo strumento:   l’accertamento fiscale non è più mirato a chi esegue sostanziosi prelievi dalla banca, ma , al contrario, verso chi, invece, non ne effettua per niente.

In pratica il sospetto di evasione fiscale si rivolgerà nei confronti di quei contribuenti che lasciano intatto il proprio deposito bancario, dimostrando di avere contanti con cui vivere: è proprio la lotta ai contanti che ha ispirato l’avvio di questa nuova “filosofia”. Non a caso, il software in grado di calcolare i risparmi detenuti sul conto, facendo un parametro con il reddito percepito.

Nel momento in cui l’Agenzia delle Entrate rileverà un risparmio eccessivo rispetto ai redditi dichiarati dal contribuente, potrà sospettare che ciò sia stato determinato dalla disponibilità di contanti sfuggita alla dichiarazione dei redditi e, quindi, presumibilmente, da un’evasione fiscale. Per cui l’ufficio delle imposte invierà al correntista un invito a presentarsi personalmente o a mezzo del suo difensore per chiarire , anche con una memoria scritta, la propria posizione.

Dunque spetterà al contribuente dimostrare che i soldi con cui ha potuto mantenere la famiglia, lasciando così intonso il conto corrente, derivano da disponibilità lecite, percepite al netto delle tasse, come una vincita al gioco, o non tassabili e, quindi, da non indicare nella dichiarazione dei redditi come un risarcimento o una eredità. Peraltro la certificazione scritta è l’unica prova che, in caso di accertamento, può essere presentata e accolta dinanzi a una commissione tributaria.

Il nuovo meccanismo del redditometro si avvarrà anche della possibilità, per l’Agenzia delle Entrate, di controllare i saldi dei conti correnti di tutti i contribuenti, in modo da essere più incisivo e immediato nell’individuare gli evasori o presunti tali.