La guida in stato di ebbrezza viene diversificata dalla legge a seconda della quantità di alcol presente nel sangue: oltre ad essere pericolosa, può costituire anche reato.
Secondo la legge, chi si mette alla guida con un tasso di alcol nel sangue superiore ad una certa soglia rischia l’arresto, la sospensione della patente e perfino la revoca, nel caso di recidiva.
In pratica, chi è colto al volante in stato di ebbrezza rischia di affrontare un processo penale visto che l’alcoltest difficilmente sbaglia.
Il codice della strada prevede per la guida in stato di ebbrezza, la possibilità, per chi viene condannato, di accedere ai lavori di pubblica utilità.
Praticamente, si può evitare l’arresto e l’ammenda e chiedere di essere ammessi ad una sanzione alternativa, consistente nello svolgere un’attività non retribuita di pubblica utilità, con particolare riguardo al campo della sicurezza nel settore stradale.
In sostanza se si viene riconosciuti colpevoli del reato di guida in stato di ebbrezza, anziché scontare la classica pena dell’arresto o dell’ammenda, per il periodo di tempo stabilito dal giudice, ci si può dedicare ad un servizio di utilità pubblica.
Il lavoro di pubblica utilità consiste nella prestazione di un’attività non retribuita a favore della collettività da svolgere, in via prioritaria, nel campo della sicurezza e dell’educazione stradale presso lo Stato, le regioni, le province, i comuni o presso enti o organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato, o presso i centri specializzati di lotta alle dipendenze .
La legge, quindi, stabilisce che, in caso di condanna per guida in stato di ebbrezza, il giudice ha facoltà di sostituire la pena detentiva o quella pecuniaria con i lavori di pubblica utilità, sempre però che non vi sia opposizione da parte dell’imputato.
Spesso è lo stesso imputato a chiedere, in caso di sentenza di condanna, che la pena gli sia commutata in quella dei lavori di pubblica utilità: ciò succede spessissimo nel caso di patteggiamento, ove la difesa dell’imputato, d’accordo con il p.m., chiede al giudice di irrogare al suo assistito questo servizio speciale anziché la pena detentiva.
Ma il lavoro di pubblica utilità può sostituire la pena per non più di una volta: quindi, dopo averne beneficiato una volta, alla prossima guida in stato di ebbrezza non si potrà chiederla nuovamente.