Nelle città sedi di Università è frequente decidere di affittare un appartamento a degli studenti: in tal caso il contratto di locazione transitorio può risolvere numerosi problemi di natura fiscale e burocratica.
Innanzitutto servono dei documenti che è necessario avere: uno di questi è l’APE, termine che sta per Attestato di Prestazione Energetica e indica il consumo energetico di una casa su una scala che va da A a G. L’APE deve essere eseguita da un tecnico specializzato, che, dopo un sopralluogo nell’appartamento, ne valuterà le caratteristiche strutturali e redigerà l’apposito documento. Quest’ultimo ha durata decennale e dovrà essere consegnato all’inquilino al momento della stipula del contratto: insieme al documento di affitto, servono una copia del documento di identità e relativo codice fiscale, una visura catastale o l’atto di acquisto dell’immobile e una planimetria del suddetto appartamento.
Tutti gli impianti devono essere a norma e gli elettrodomestici inclusi nel contratto di locazione funzionino. E’ consigliabile redigere anche un piccolo inventario di tutto ciò che è presente nell’appartamento.
Con la sottoscrizione del contratto di locazione transitorio, un locatore mette a disposizione di uno studente fuori sede un immobile destinato ad abitazione, dietro il corrispettivo di una somma di denaro. Il termine “fuori sede” indica che la residenza dello studente non deve essere nella stessa città dove è situata l’università alla quale è iscritto.
La durata minima di tale accordo è di sei mesi, quella massima di trentasei. Una delle caratteristiche di questo negozio giuridico è che l’inquilino, non può in alcun modo sublocare l’appartamento.
Se si sceglie questo tipo di contratto, il canone di affitto che si può chiedere, è convenzionale. Ciò significa che il comune dove è locato l’immobile, comunica, in base alle caratteristiche del suddetto e della zona, l’importo minimo e massimo da chiedere. Per caratteristiche dell’immobile, si intendono l’età, lo stato di manutenzione, la categoria catastale e l’arredamento. Quelle di zona, invece, tengono conto, tra gli altri, dei trasporti, dei negozi situati nelle vicinanze e delle aree verdi.
Per sapere qual è la fascia di riferimento basta andare sul sito del comune e scaricare la relativa tabella.
Il contratto di locazione può essere intestato ad un unico studente, a più studenti, ai genitori dello studente , nel caso questi vogliano apparire come affittuari al posto del figlio