feb 9

Depenalizzazione di diversi reati previsti dal codice penale: diffamazione, atti osceni, omesso versamento di ritenute previdenziali ed altri

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Depenalizzazione di diversi reati previsti dal codice penale: diffamazione, atti osceni, omesso versamento di ritenute previdenziali ed altri

Il Governo, di recente, ha decretato la depenalizzazione di una sessantina di reati: la sanzione penale spesso non sortiva effetti deterrenti visto l’alto numero di archiviazioni per prescrizione del reato e i rallentamenti sugli altri processi. I numeri dicono che sono stati in pochi gli italiani a scontare una pena per ingiuria o atti osceni, mentre da oggi, le cose potranno cambiare.

Al contrario di quanto potrebbe sembrare, non si tratta di un colpo di spugna in quanto bisogna considerare che il procedimento amministrativo e quello civile non sono soggetti ai rigidi tempi di prescrizione del processo penale e, quindi, a differenza di quest’ultimo, la condanna sarà quasi sempre certa.

Infatti, per gli atti osceni è prevista una sanzione amministrativa che potrà arrivare fino a massimo 30 mila euro, mentre per l’ingiuria è previsto un procedimento civile con condanna sia al risarcimento del danno nei confronti della vittima, sia al pagamento di una sanzione pecuniaria da 100 a 8.000 euro da versare in favore delle casse dello Stato.

Rientrano nell’elenco degli illeciti depenalizzati: le violazioni del diritto d’autore vale a dire il noleggio o la cessione non autorizzata, a fini di lucro, di originali o copie di opere protette, nonché l’abuso della credulità pubblica; l’omesso versamento di ritenute previdenziali sotto 10mila euroe le falsificazioni come per esempio chi commette falsità su fogli in bianco, chi distrugge una scrittura provata provocando un danno ad altri.