L’atto di indirizzo triennale predisposto dal Ministero dell’Economia individua tre strumenti per migliorare il rapporto fisco-contribuente, avviare entrambe le parti verso un’era di collaborazione e per promuovere il pagamento spontaneo delle imposte.
Innanzitutto si procederà con la promozione dell’accesso all’istituto della “cooperative compliance” : l’adempimento collaborativo si pone l’obiettivo di instaurare un rapporto di fiducia tra amministrazione e contribuente che mira ad un aumento del livello di certezza sulle questioni fiscali rilevanti. L’obiettivo è perseguito tramite l’interlocuzione costante e preventiva con il contribuente su elementi di fatto, ivi inclusa l’anticipazione del controllo, finalizzata ad una comune valutazione delle situazioni suscettibili di generare rischi fiscali. E’ un istituto che prevede l’adesione volontaria del contribuente qualora sia in possesso di requisiti soggettivi ed oggettivi come di seguito esposti.
Il concetto di compliance in azienda è solitamente associato anche al concetto di onestà ed etica nei comportamenti spesso in relazione a veri e propri codici etici o principi deontologici dei settori di appartenenza
Per le imprese e i lavoratori autonomi saranno elaborati nuovi indici di affidabilità fiscale finalizzati a favorire una maggiore compliance dichiarativa delle piccole e medie imprese e dei professionisti, in sostituzione degli attuali studi di settore. L’introduzione dei nuovi indici dovrebbe favorire il rapporto con i contribuenti interessati anche mediante l’individuazione di soluzioni per minimizzare gli oneri dichiarativi e l’utilizzo delle informazioni presenti nelle banche dati a disposizione dell’amministrazione finanziaria, utilizzando nel tempo i risultati delle verifiche
Proseguiranno le attività per mettere a disposizione dei contribuenti i servizi per la generazione, la trasmissione, ricezione e conservazione delle fatture elettroniche anche tra privati, la trasmissione telematica delle operazioni IVA e il controllo delle cessioni di beni effettuate attraverso distributori automatici. Obiettivo centrale per l’agenzia delle Entrate è il potenziamento dei servizi telematici, con la diffusione della dichiarazione precompilata, l’accelerazione dei rimborsi fiscali a cittadini e imprese, e ancora il rafforzamento del ravvedimento operoso.
Sempre nell’Atto di indirizzo ci sono indicazioni contro gli impenitenti dell’evasione fiscale: si potenzieranno gli strumenti per la prevenzione e il contrasto degli illeciti in materia tributaria ed extra-tributaria, attraverso una politica dei controlli basata sulla gestione informatizzata del rischio per migliorare l’efficacia dei controlli degli organi preposti a tale compito. Parte essenziale di questa strategia sarà l’utilizzo efficiente delle banche dati, la cui connessione sarà potenziata.
Saranno potenziate anche le sinergie operative con altre Autorità pubbliche nazionali, europee e internazionali, rafforzando lo scambio di informazioni e gli strumenti di cooperazione internazionale. Tale rafforzamento avrà come obiettivi principali da un lato quello di pervenire ad una tempestiva conclusione delle procedure amichevoli con le autorità competenti di altri Stati e dall’altro un più incisivo contrasto alle frodi fiscali, quali ad esempio le frodi carosello nel settore dell’IVA intracomunitaria e alle frodi in materia di accise.
Nell’ottica di rafforzare il rapporto fiduciario tra contribuenti e Amministrazione, si presterà massima attenzione alle segnalazioni dei cittadini e si fornirà una proficua collaborazione ai Garanti del contribuente.
L’Atto del Mef in sintesi prevede meno controlli fiscali sul contribuente medio e più compliance, stop agli studi di settore e accelerazione della fattura elettronica come mezzo per contrastare l’evasione fiscale; maggior peso agli strumenti di conciliazione preventiva del contenzioso fiscale per evitare cause inutili e costose per entrambe le parti.