feb 21

Le donazioni in denaro a parenti e coniuge fatte tramite bonifico

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Le donazioni in denaro a parenti e coniuge fatte tramite bonifico

Per le donazioni a favore del coniuge e dei parenti in linea retta per un valore complessivo netto superiore ad  1.000.000 di euro, l’imposta prevede l’applicazione dell’aliquota al 4% .

Sotto questa soglia, analogamente alle imposte sulla successione, la donazione effettuata  non è soggetta a tassazione e, dunque nessuna imposizione potrà essere comandata dall’Ente accertatore nei confronti del beneficiario.

Ovviamente, l’Agenzia delle Entrate,  vista la disposizione bancaria, potrà avviare le relative verifiche volte ad accertare la provenienza  delle somme donate:  basterà provare che le stesse sono frutto di risparmi decennali, oltre che della buona uscita lavorativa, per giustificare la movimentazione economica.

Stesso discorso potrà verificarsi nei confronti del beneficiario del bonifico anche se  l’Ente accertatore potrà facilmente tracciare la provenienza di quel denaro e, quindi, dedurre la ragione liberatoria del bonifico effettuato.

Può essere utile  specificare nella causale le ragioni del bonifico, in modo tale da rendere “sicuro”  il passaggio di denaro.

La legge prevede l’esenzione dall’atto pubblico per i regali non economicamente importanti, stabilendo che la donazione di modico valore la quale ha per oggetto beni mobili è valida anche se manca l’atto pubblico, purché vi sia stata la  consegna del bene da donare: la modicità deve essere valutata anche in rapporto alle condizioni economiche del donante.

Se l’eventuale invalidità della disposizione economica non viene eccepita da qualche controinteressato, come un creditore del donante o un parente, erede legittimario, leso da questa disposizione liberatoria, questa continuerà a produrre i suoi effetti a favore del beneficiario