Quando scatta la luce gialla sul semaforo il corretto comportamento dell’automobilista è descritto dal codice della strada: “Durante il periodo di accensione della luce gialla, i veicoli non possono oltrepassare gli stessi punti stabiliti per l’arresto, a meno che vi si trovino così prossimi, al momento dell’accensione della luce gialla, che non possano più arrestarsi in condizioni di sufficiente sicurezza; in tal caso essi devono sgombrare sollecitamente l’area di intersezione con opportuna prudenza”.
Dunque, se il semaforo è giallo: in generale bisogna fermarsi senza superare lo stop;
qualora, in via del tutto eccezionale, non ci si possa fermare in condizioni di sicurezza (come nel caso in cui, dietro di noi, ci sia un’altra auto che procede alla nostra stessa velocità e che potrebbe subire un danno in caso di nostra repentina frenata), passare l’incrocio con solerzia e prudenza.
Insomma, il semaforo non ha sempre lo stesso significato: il comportamento richiesto all’automobilista varia a seconda della velocità da lui tenuta, delle condizioni di traffico e della sua vicinanza al semaforo stesso.
Può essere multato l’automobilista che, nonostante abbia visto il giallo da molto lontano, acceleri solo allo scopo di sfruttare l’ultimo brandello di tempo concessogli dal semaforo prima del rosso; al contrario non può essere multato l’automobilista che, già in prossimità del semaforo, abbia visto sul più bello diventare la luce da verde a gialla e dietro di lui vi siano altre auto.
E’ importante anche la durata della luce gialla in quanto il sospetto più volte sollevato dai conducenti che hanno impugnato le multe, è che la durata del giallo possa essere dimezzata dai Comuni solo per fare cassa.
Infatti la luce gialla del semaforo deve durare quel tempo necessario da consentire all’automobilista sia di accorgersi dell’intervento del giallo, sia di oltrepassare (nel caso in cui non sia possibile fermarsi) l’incrocio o infine di liberare l’incrocio al più presto.
La questione della durata del giallo è stata esaminata dalla Cassazione che nel rispondere al quesito formulato dagli automobilisti, ha utilizzato quale riferimento uno studio del Consiglio nazionale delle ricerche che è un punto di riferimento anche se non ha valore di legge. Secondo tale studio, il tempo di transizione del giallo, tra il verde e il rosso, deve determinarsi sulla base della massima velocità consentita per i veicoli in arrivo all’incrocio. In pratica: varia da 3 secondi se la velocità massima consentita è di 50 km/h, fino a 5 secondi se la velocità massima consentita è di 70 km/h.
La Cassazione ha confermato con più sentenze tale tempistica ed ha precisato che 3 secondi sono più che sufficienti in città.
La multa per passaggio a semaforo rosso può essere fatta anche senza la presenza della polizia se essa è rilevata mediante una telecamera debitamente omologata. Telecamera però che, a differenza dell’autovelox, non deve essere tarata annualmente.
