L’infedeltà coniugale non comporta alcuna conseguenza né sul piano penale, né risarcitorio: non è infatti un reato, né un illecito civile.
Si tratta di una violazione delle regole del matrimonio e l’unica conseguenza per chi tradisce è l’impossibilità di chiedere l’assegno di mantenimento o di rivendicare i diritti di erede.
L’infedeltà comporta la dichiarazione di responsabilità, da parte del giudice della separazione o del divorzio, per la fine del matrimonio: l’addebito.
Se però, nel corso del processo, dovesse risultare che l’infedeltà non è la causa della fine del matrimonio ma la conseguenza di una crisi già in atto per altre ragioni come le violenze subite o l’allontanamento dalla casa coniugale, allora non comporta più l’addebito e non ha conseguenze.
Le prove per dimostrare l’infedeltà sono le tipiche prove di un processo civile: la dimostrazione di una infedeltà può essere data con testimonianze di terzi come quella di un detective privato, per ammissione dello stesso coniuge, fotografie, sms o chat segrete, nella misura in cui non vengano contestate dall’interessato con validi motivi.
In realtà la prova non deve dimostrare il rapporto fisico tra i due amanti: possono bastare solo gli scambi di messaggi, con complimenti espliciti o un rapporto sentimentale in atto.
Una semplice foto può costituire prova di un tradimento quando le persone immortalate siano in atteggiamenti «intimi».
Secondo i giudici supremi della Cassazione, la dimostrazione della violazione del dovere di fedeltà può desumersi anche da foto che mostrano il coniuge in un atteggiamento di intimità con un’altra persona. Tale comportamento, secondo la comune esperienza, induce a presumere l’esistenza tra i due di una relazione extraconiugale.
Una foto che immortala due persone in atteggiamenti intimi non viola la privacy se si tratta di un luogo pubblico o aperto al pubblico: sarebbe illegittimo arrampicarsi su un albero per arrivare alla finestra di un appartamento e filmare ciò che succede al suo interno, così come è reato posizionarsi sull’uscio di casa e registrare le conversazioni che avvengono al di là della porta. Invece, tutto ciò che avviene in spazi pubblici possono essere oggetto di riprese video o audio. Le prove fotografiche così acquisite possono essere utilizzate nel processo civile nel corso della causa di separazione per ottenere l’addebito.