nov 5

Per le buche sprovviste del segnale di pericolo, scatta la responsabilità del dirigente del comune che ha omesso il controllo

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Per le buche sprovviste del segnale di pericolo, scatta la responsabilità del dirigente del comune che ha omesso il controllo

La Cassazione con una recente sentenza  chiarisce che chi è vittima di una caduta accidentale su una strada disconnessa, un buca sull’asfalto o un tombino in condizioni precarie, può  pretendere il risarcimento del danno in via civilistica, e  può anche denunciare il dirigente del Comune addetto alla manutenzione delle strade.

La Suprema Corte non usa dubbi: anche se le casse del Comune  non hanno risorse in bilancio per colmare buche o aggiustare i tombini, la responsabilità penale per l’amministratore locale scatta ugualmente per il fatto che, sebbene non sia possibile la manutenzione dell’asfalto, quantomeno è sempre dovuta la segnaletica di pericolo come il  cartello stradale mobile, il cono fluorescente sull’asfalto o una delimitazione dell’area.

La sentenza  apre uno spiraglio per chi, pur avendo ragione, non riesce a recuperare le somme del risarcimento riconosciutogli dalla sentenza di condanna e nonostante il successivo pignoramento: le casse degli enti locali sono vuote  e chi vince il giudizio rimane senza risarcimento.

La denuncia penale, potrebbe essere “ un’arma”  per ottenere quanto dovuto.

Secondo la Cassazione, il dirigente ha il dovere di adempiere ai compiti a lui affidati: la responsabilità penale non scatta tanto per l’omessa manutenzione, quanto piuttosto per il mancato controllo delle condizioni di sicurezza, controllo che richiede sempre l’apposizione di segnali di pericolo appositi.