
Il documento necessario per imbarcarsi non è solo il passaporto: è possibile farsi identificare, dal personale di volo, attraverso qualsiasi documento di identità.
A questo proposito il Tar del Lazio, in una controversia tra Ryanair e l’Enac – l’ente che regolamenta il traffico aereo in Italia – ha dato ragione a quest’ultimo per aver condannato la compagnia aerea colpevole di imporre, ai propri utenti, l’utilizzo del passaporto o della carta d’identità e non di altri documenti.
Il regolamento Enac, invece, prevede l’accettazione all’imbarco in aeroporto dei passeggeri in possesso di un documento equipollente a carta d’identità e passaporto: vale a dire patente di guida, patente nautica, libretto di pensione, patentino di abilitazione alla conduzione di impianti termici, porto d’armi, tessere di riconoscimento, purché munite di fotografia e di timbro, rilasciate da un’amministrazione dello Stato, e tessere personali di riconoscimento rilasciate ai dipendenti civili e militari dello Stato (in servizio e in pensione) e ai rispettivi coniugi e figli.
L’ imbarco, quindi, non potrà essere rifiutato e in caso contrario, si potrà fare reclamo e chiedere anche il risarcimento del danno .