
L’argomento delle multe con autovelox è in continua evoluzione: dopo la pronuncia della Corte Costituzionale che ha dichiarato il codice della strada parzialmente illegittimo laddove non prevede l’obbligo della taraturadegli autovelox, tele-laser e di tutte le postazioni di controllo elettronico della velocità, con la conseguente nullità della multa, se nella causa promossa dal conducente, l’amministrazione non dimostra il certificato di taratura,
Di recente un Giudice di Pace ha sentenziato che deve essere annullato il verbale con la multa elevata per violazione del codice della strada, consistita in un eccesso di velocità ( minima ) accertata con autovelox, quando il mezzo oggetto dell’accertamento è dotato di un semplice contachilometri analogico e non digitale ed il superamento dei limiti è marginale.
In tal caso i fatti non possono costituire un indice di pericolosità del soggetto, né tantomeno rappresentano un disvalore sociale e quindi si possono utilizzare i principi del nuovo codice penale, nel senso della tenuità del fatto, con la conseguenza che l’automobilista non è punibile e la multa va annullata.
Quindi, chi sfora di pochi chilometri il limite di velocità che viene rilevato dall’autovelox commette un illecito “tenue”, soprattutto se il conducente ha il contachilometri di tipo analogico, vale a dire con l’asticella che oscilla ad ogni colpo sull’acceleratore e non digitale, con i numeri ben chiari e precisamente indicati: in questo caso l’automobilista non è punibile e la multa va annullata.