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Sicurezza sul lavoro: l’antincendio e la manutenzione

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Sicurezza sul lavoro: l’antincendio e la manutenzione

In materia di sicurezza nei luoghi di lavoro assume particolare rilevanza l’articolo 68 del decreto legislativo 81/2008, che prevede l’arresto per preposti, dirigenti o datori di lavoro con periodicità variabile da due a quattro mesi o un’ammenda variabile da euro 1.096,00 a euro 5.260,80, qualora venga omessa la manutenzione periodica dei presidi antincendio.

Da questo obbligo di legge non vi sono deroghe ed in particolare l’adempimento interessa soprattutto il principe dei dispositivi antincendio qual è l’estintore.

Spesso non si da molto peso a questo dispositivo che deve essere presente in tutte le attività lavorative nessuna esclusa. L’obbligo della manutenzione scaturisce non solo dalle vigenti normative ma soprattutto dalla norma UNI 9994 che nella più recente versione, quella del 2013, impone una serie di interventi che hanno come unico scopo quello di garantirne il funzionamento.

Ma in che cosa consiste la manutenzione di un estintore? Cosa si deve sapere per non correre il rischio delle sanzioni?

Bisogna premettere che l’adempimento imposto dalla norma è in genere affidato a ditte specializzate che si occupano della manutenzione, in genere semestrale. Manutenzione che spesso consiste soltanto nella indicazione, in un cartellino, della data di controllo e nulla più.

In realtà la manutenzione è un intervento molto più complesso che si identifica in una serie di operazioni che devono essere eseguite per garantire il funzionamento dell’apparecchio. Non dimentichiamo che nello stabilimento della Thyssen Krupp di Torino nel 2007 morirono ben sei lavoratori perché gli estintori non avevano funzionato.

Vediamo cosa dice la norma e cosa deve fare un datore di lavoro per garantirsi una corretta manutenzione.

In primo luogo, quando si acquista un estintore bisogna accertarsi che sul corpo siano punzonati alcuni dati ed in particolare il codice del costruttore, l’anno di costruzione, la marcatura CE, la matricola e la pressione di prova e che vi sia l’etichetta, in genere adesiva, di conformità al prototipo. Insieme all’estintore, inoltre deve essere fornito il manuale di uso e manutenzione. Una volta eseguite queste verifiche iniziali è obbligo del responsabile predisporre un programma di manutenzione e registrare tutte le operazioni che in futuro saranno eseguite sull’estintore. Altro adempimento consiste nell’affidare le attività di manutenzione a personale competente e/o a ditta specializzata.

Il programma di manutenzione, predisposto dal responsabile dell’attività, dovrà regolamentare una serie di fasi con periodicità indicata dalla norma tecnica UNI 9994;

la sorveglianza, adempimento che consiste in un controllo visivo dell’apparecchio e che deve accertare se, per esempio, il manometro indica la pressione di 15 bar, se la carcassa sia priva di ammaccature e priva di parti arrugginite e se l’estintore sia al posto stabilito. In genere la periodicità di questo adempimento è almeno mensile, in relazione al programma di manutenzione;

il controllo con periodicità semestrale consiste nelle stesse operazioni della sorveglianza con in più la verifica della pressione con idoneo strumento, la verifica dell’integrità di tutti i componenti, la compilazione di un rapporto di manutenzione e nell’aggiornamento del cartellino. L’intervento dev’essere eseguito da tecnico competente, la revisione programmata, con periodicità triennale, consiste nell’esame interno dell’apparecchio per la verifica del buono stato di conservazione; nell’esame e controllo funzionale di tutte le parti; nel controllo di tutte le sezioni di passaggio del gas ausiliario, se presente e dell’agente estinguente. Nello specifico bisogna verificare che il tubo pescante, i tubi flessibili, i raccordi e gli ugelli siano liberi da incrostazioni, occlusioni e sedimentazioni. Nel caso di estintori carrellati bisogna controllare  l’Assale delle ruote.

Altri adempimenti sono il ripristino delle protezioni superficiali, se danneggiate, la sostituzione dei dispositivi di sicurezza contro le sovrappressioni se presenti, la sostituzione dell’agente estinguente, la sostituzione delle guarnizioni, la sostituzione della valvola erogatrice  soprattutto per gli estintori a biossido di carbonio (anidride carbonica), per garantire sicurezza ed efficienza.  Una volta eseguite tutte le verifiche si esegue il rimontaggio dell’estintore garantendo il perfetto stato di efficienza. Tutte le parti di ricambio e degli agenti estinguenti utilizzati devono essere originali.

Il collaudo è una fase che ha una periodicità legata al tipo di estintore, per esempio per quello a polvere, la periodicità è di dodici anni in questa fase si ripeterà la revisione come prima indicato e si eseguirà un collaudo idraulico mediante una prova che avrà una durata di 30 secondi alla pressione di  prova indicata sul serbatoio dell’estintore. In genere, dopo dodici anni si preferisce sostituire l’estintore con uno nuovo perché questa fase è ritenuta troppo onerosa.

Al termine delle prove indicate non devono verificarsi perdite, trasudazioni, deformazioni o dilatazioni di nessun tipo. Non possono essere collaudati serbatoi che presentano ammaccature o segni di corrosione interna od esterna. Il collaudo degli estintori a biossido di carbonio e delle bombole di gas ausiliario, invece deve essere svolto in conformità alla legislazione vigente in materia di riqualificazione periodica delle attrezzature a pressione.

Gli estintori che non siano già soggetti a verifiche periodiche secondo la legislazione vigente e costruiti in conformità al decreto Legislativo n.93/2000, saranno collaudati con la periodicità prevista nel prospetto 2 nella colonna “collaudo CE-PED” della norma UNI 9994, mentre gli estintori che non siano già soggetti a verifiche periodiche secondo la legislazione vigente e non conformi al Decreto Legislativo n.93/2000, saranno collaudati secondo la periodicità prevista sempre nel prospetto 2 ma questa volta della colonna “collaudo PRE-PED”.mediante una prova idraulica della durata di 1 min. a una pressione di 3,5 MPa, o come da valore punzonato sul serbatoio se maggiore. Gli estintori con serbatoio/bombola che non hanno superato positivamente il collaudo dovranno essere messi fuori servizio.

La data del collaudo (mm/aa) e la denominazione dell’azienda che l’ha eseguito devono essere riportati in maniera indelebile sia all’interno che all’esterno dell’estintore,

Infine l’intervento di manutenzione straordinaria è necessario ogni qualvolta si necessita di un ripristino dell’estintore per esempio quando è stato usato.

Ma quanto dura un estintore? Nella norma tecnica precedente gli estintori non avevano scadenza, con la nuova norma, invece, si è stabilito che a partire dal 2013 un estintore possa essere utilizzato per un tempo massimo di diciotto anni, dopo di che è da considerare fuori servizio. Quindi attenzione all’anno punzonato sul corpo dell’estintore.

 

Dott. Ing. Rolando Andriani

(per gentile concessione di “Impresa Metropolitata”)